1. Introduzione – Cos’è Retatrutide e perché sta rivoluzionando il biohacking
Negli ultimi anni, il mondo della medicina metabolica e del biohacking è stato scosso dall’arrivo di nuove molecole capaci di trasformare radicalmente la gestione del peso, della glicemia e della salute metabolica. Prima è stato il turno dei GLP-1 agonisti come Semaglutide; poi è arrivata Tirzepatide, con la sua doppia azione GLP-1 + GIP.
Oggi, il passo successivo si chiama Retatrutide — e sta attirando un’attenzione senza precedenti.
Il primo “triplo agonista”
Retatrutide è un farmaco sperimentale sviluppato da Eli Lilly, appartenente a una nuova classe di molecole: gli agonisti tripli.
La sua particolarità? Agisce contemporaneamente su tre recettori ormonali chiave:
- GLP-1R (Glucagon-Like Peptide-1 Receptor)
- GIPR (Glucose-Dependent Insulinotropic Polypeptide Receptor)
- GCGR (Glucagon Receptor)
Questa combinazione lo rende più potente e multifunzionale rispetto agli agonisti singoli o doppi:
- Riduce l’appetito e prolunga la sazietà (effetto GLP-1).
- Migliora la risposta insulinica e il metabolismo glucidico (effetto GIP).
- Aumenta la spesa energetica attraverso la termogenesi (effetto glucagone).
Risultati mai visti prima
Nei trial clinici di fase 2, Retatrutide ha mostrato risultati impressionanti:
- Fino al -24% di peso corporeo in 48 settimane.
- Miglioramento significativo dell’HbA1c (la media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi) e della resistenza insulinica, segno di un impatto reale sul metabolismo glucidico
- Riduzione di trigliceridi, pressione arteriosa e marcatori di infiammazione.
Per confronto: Semaglutide arriva a circa -15% di riduzione peso corporeo, Tirzepatide a -20%. Retatrutide va oltre.
Perché interessa ai biohackers
Per chi vive il biohacking in prima persona, questa molecola rappresenta:
- Un’arma estrema contro obesità e resistenza insulinica.
- Un possibile tool di ricomposizione corporea grazie alla combinazione perdita di grasso + aumento della spesa energetica.
- Un nuovo approccio per affrontare patologie metaboliche e infiammatorie in modo più aggressivo.
Oggi Retatrutide non è ancora disponibile in commercio — ma è già entrato nei radar di clinici, ricercatori e biohackers che vogliono capire come sfruttarlo quando sarà accessibile.
2. Meccanismo d’azione – Come Retatrutide lavora sul corpo
Retatrutide è un triplo agonista ormonale, e il suo potere deriva dall’attivazione simultanea di tre vie metaboliche chiave: GLP-1, GIP e Glucagone. Questa combinazione unica permette di colpire più leve fisiologiche contemporaneamente, creando un effetto sinergico che va oltre quello dei farmaci a singolo o doppio target.
1. Attivazione del recettore GLP-1 (GLP-1R)
- Rallenta lo svuotamento gastrico → il cibo resta più a lungo nello stomaco, aumentando la sazietà.
- Stimola la secrezione di insulina in modo glucosio-dipendente.
- Riduce la produzione di glucagone quando la glicemia è alta.
- Effetto indiretto sul sistema nervoso centrale → minor stimolo della fame.
2. Attivazione del recettore GIP (GIPR)
- Potenzia ulteriormente la risposta insulinica ai pasti.
- Migliora la sensibilità insulinica a livello periferico.
- Può ridurre gli effetti collaterali gastrointestinali tipici dei GLP-1 puri (nausea e vomito).
- Potenziale effetto anabolico indiretto, ancora oggetto di studio.
3. Attivazione del recettore del glucagone (GCGR)
- Aumenta la spesa energetica tramite termogenesi.
- Stimola la lipolisi e l’ossidazione dei grassi.
- In combinazione con GLP-1 e GIP, favorisce una perdita di grasso più rapida senza compromettere eccessivamente la massa magra (dato ancora preliminare).
Effetto sinergico
- Riduzione dell’introito calorico (meno fame, più sazietà).
- Aumento del dispendio energetico (più termogenesi).
- Miglior controllo glicemico (insulina ottimizzata, glucagone regolato).
- Rimodellamento metabolico favorevole alla perdita di grasso.
In sintesi: Retatrutide non si limita a “farti mangiare meno” come i GLP-1 classici, ma cambia la configurazione del metabolismo: meno calorie in entrata, più calorie bruciate, migliore gestione della glicemia. È questa combinazione a renderlo un candidato potenzialmente superiore per dimagrimento e ricomposizione corporea.
3. Benefici clinici e biohacker
Perdita di peso estrema
Nei trial clinici di fase 2, Retatrutide ha prodotto i risultati più impressionanti mai registrati in un farmaco anti-obesità:
- -17,5% di peso corporeo già a 24 settimane.
- Fino al -24,2% in 48 settimane alla dose massima (12 mg/settimana).
Questo significa che, per un soggetto di 100 kg, si parla di oltre 24 kg persi in meno di un anno — risultati che fino a pochi anni fa erano possibili solo con la chirurgia bariatrica.
Controllo glicemico avanzato
- Riduzione significativa di HbA1c (fino a -2 punti percentuali nei diabetici di tipo 2).
- Miglioramento della sensibilità insulinica e riduzione della glicemia a digiuno.
- Stabilizzazione dei picchi post-prandiali.
Effetti cardiovascolari
- Riduzione media della pressione sistolica di 6–8 mmHg.
- Miglioramento del profilo lipidico: -20% trigliceridi, +10% HDL.
- Potenziale riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine (dati preliminari).
Preservazione della massa magra
Uno dei limiti dei GLP-1 classici è la perdita significativa di tessuto muscolare insieme al grasso.
I dati su Retatrutide indicano una minor perdita di lean mass, probabilmente grazie all’effetto combinato del recettore glucagone sulla termogenesi e sull’ossidazione lipidica.
Questo rende la molecola particolarmente interessante per chi cerca ricomposizione corporea.
Altri potenziali benefici
- Miglioramento della steatosi epatica (NAFLD/NASH).
- Riduzione di marcatori infiammatori sistemici (PCR, IL-6).
- Possibile impatto positivo sulla qualità del sonno grazie alla perdita di peso e al miglioramento della respirazione.
In chiave biohacker: Retatrutide non è solo “per dimagrire”. È un intervento multi-target che agisce su metabolismo, infiammazione, performance metabolica e composizione corporea, con potenzialità che vanno oltre la medicina tradizionale.
4. Confronto con altri agonisti incretinici
Gli agonisti incretinici sono farmaci che imitano o potenziano l’azione di particolari ormoni prodotti dall’intestino, chiamati incretine. Questi ormoni — principalmente GLP-1 (Glucagon-Like Peptide-1) e GIP (Glucose-Dependent Insulinotropic Polypeptide) — vengono rilasciati dopo i pasti e svolgono un ruolo chiave nel metabolismo:
- Stimolano la secrezione di insulina quando la glicemia aumenta.
- Riducono il rilascio di glucagone (che alza la glicemia).
- Rallentano lo svuotamento gastrico, prolungando la sazietà.
- Influenzano direttamente i centri della fame nel cervello.
Negli ultimi anni, la farmacologia ha sviluppato molecole sempre più potenti che attivano uno o più recettori incretinici, migliorando il controllo glicemico e favorendo la perdita di peso. Retatrutide è l’ultima evoluzione di questa linea.
Semaglutide (GLP-1 agonista puro)
- Attiva solo il recettore GLP-1R.
- Perdita di peso media: circa 15% in 68 settimane.
- Punti di forza: forte soppressione dell’appetito, dati di sicurezza consolidati.
- Limiti: perdita di massa magra, possibile nausea persistente, nessun aumento diretto della termogenesi.
Tirzepatide (GLP-1 + GIP agonista)
- Attiva i recettori GLP-1R e GIPR.
- Perdita di peso media: circa 20% in 72 settimane.
- Punti di forza: maggiore efficacia sul controllo glicemico, migliore tollerabilità rispetto a Semaglutide.
- Limiti: non incrementa direttamente la spesa energetica; perdita di massa magra ancora presente.
Retatrutide (GLP-1 + GIP + Glucagone agonista)
- Attiva i recettori GLP-1R, GIPR e GCGR.
- Perdita di peso media: fino al 24% in 48 settimane.
- Punti di forza: perdita di peso più rapida e consistente, aumento della termogenesi, miglior profilo lipidico, possibile maggiore preservazione della massa magra.
- Limiti: tollerabilità da gestire nelle prime settimane; ancora in fase di sperimentazione.
In sintesi: se Semaglutide è stato il punto di partenza e Tirzepatide il primo salto di qualità, Retatrutide rappresenta la terza generazione di agonisti incretinici, combinando soppressione dell’appetito, ottimizzazione della glicemia e aumento del consumo energetico in un’unica molecola.
5. Dosaggio – Clinico e aneddotico
Principio chiave
Con Retatrutide non si parte mai alto. La titolazione lenta è fondamentale per ridurre nausea, reflusso, stipsi e drop-out. Il 2 mg/settimana non è una dose di partenza, ma una tappa intermedia.
Frequenza di somministrazione
- Una sola iniezione a settimana, sempre nello stesso giorno.
- Emivita di circa 6–7 giorni, che garantisce livelli stabili nell’arco della settimana.
- Cambiare giorno solo se necessario; in tal caso, spostare gradualmente (max ±2 giorni).
Timing consigliato
- Scegliere un giorno e orario fissi, preferibilmente la sera o in un momento con pasti leggeri successivi.
- Evitare di fare la dose subito prima di eventi o allenamenti impegnativi nelle prime 24 ore.
Tecnica di iniezione
- Via: sottocutanea.
- Sedi: addome (zona periombelicale), parte alta della coscia, regione posteriore del braccio.
- Rotazione: cambiare sede a ogni iniezione per ridurre il rischio di lipodistrofia o irritazioni locali.
- Usare aghi corti (4–6 mm), monouso, e iniettare lentamente per ridurre il fastidio.
Titolazione clinica / sicura (schema base)
- Fase 1 – Introduzione: 0,5 mg/settimana × 4 settimane
- Fase 2 – Adattamento: 1 mg/settimana × 4 settimane
- Fase 3 – Escalation: 2 mg/settimana × 4 settimane
- Fase 4 – Target terapeutico: 4 mg/settimana × 4 settimane
- Fase 5 – Massimizzazione (se tollerato e con supervisione): 8–12 mg/settimana
Note operative
– Passare allo step successivo solo se gli effetti collaterali sono leggeri/gestibili.
– In soggetti sensibili o con sintomi GI marcati: rallentare (es. raddoppiare la durata di una fase prima dell’incremento).
– Obiettivo pratico per molti: mantenimento 4–8 mg/settimana, se tollerato.
Varianti aneddotiche (biohacker esperti)
- Micro-step: incrementi di +0,5 mg ogni 2–3 settimane per minimizzare nausea.
- Step & hold: raggiungere 4 mg, mantenere 6–8 settimane, quindi valutare 6–8 mg solo se plateau e tollerabilità buona.
- Back-off: in caso di sintomi GI dopo un incremento, tornare alla dose precedente per 2–4 settimane e riprovare più lentamente.
(Le varianti aneddotiche non sostituiscono indicazioni mediche. Sono riportate a scopo informativo.)
Gestione pratica
- Idratazione: 2–3 L di acqua/die, preferendo acque ricche di minerali.
- Nutrizione: fibre solubili (es. psillio), refeeds iperproteici settimanali per preservare massa magra.
- Allenamento: 2–4 sessioni di resistenza/settimana + attività aerobica moderata.
- Missed dose: non raddoppiare; effettuare la dose appena possibile e riprendere il calendario settimanale.
Takeaway: la titolazione lenta, unita a tecnica di iniezione corretta e costanza settimanale, è la base per ottenere risultati ottimali.
6. Effetti collaterali e gestione
Panoramica rapida
Gli effetti collaterali di Retatrutide sono simili alla classe GLP-1/GIP, con particolarità dovute al recettore del glucagone (più termogenesi). La chiave è titolare lentamente e intervenire precocemente con misure semplici.
Gastrointestinali (i più comuni)
- Nausea, pienezza precoce, reflusso/pyrosis, eruttazioni, vomito (meno frequente se titolazione lenta).
- Stipsi o, meno spesso, diarrea.
- Riduzione marcata dell’appetito.
Strategie pratiche
– Titolazione lenta: non salire di dose se i sintomi sono presenti nella settimana precedente.
– Timing serale + pasti più leggeri 24–48 h post-iniezione.
– Pasti frazionati, masticazione lenta, evitare cibi molto grassi/piccanti.
– Stipsi: fibre solubili (psillio 5–10 g/d), 2–3 L acqua/die, camminata; se serve macrogol/OSMOTICI blandi (indicazione medica).
– Reflusso: cena presto, evitare sdraio nelle 2–3 h; antiacidi/alginati o IPP su consiglio medico.
– Nausea: zenzero, pasti tiepidi; antiemetici solo se prescritti.
Calo energetico e adattamento
Possibile stanchezza nelle 24–72 h post-dose, soprattutto agli incrementi. Gestione: idratazione + elettroliti, sonno, ridurre carichi nei primi 1–2 giorni post-aumento; programmare gli allenamenti duri lontano dall’iniezione.
Massa magra e performance
Rischio di perdita lean mass se deficit e proteine sono inadeguati. Prevenzione: 1,6–2,2 g/kg/die di proteine, 2–4 sedute/sett di resistenza, passi quotidiani; refeeds iperproteici 1–2×/sett nelle fasi più spinte.
Colecisti e vie biliari
Il rapido calo ponderale aumenta il rischio di calcoli biliari. Prevenzione: ritmo di dimagrimento sostenibile, idratazione, grassi distribuiti. Se compaiono coliche sotto l’arco costale destro con nausea/febbre → valutazione medica.
Pancreas (segnali d’allarme)
Dolore epigastrico intenso e persistente irradiato alla schiena, nausea/vomito importanti → sospendere e contattare subito un medico (red flag pancreatite). Pregresse pancreatiti: discutere col medico prima di iniziare.
Tiroide (avvertenze di classe)
Come per gli agonisti GLP-1, esiste un warning preclinico su tumori a cellule C. Storia personale/familiare di MEN2 o MTC: valutazione specialistica prima dell’uso.
Sides cardio-metabolici
Possibile lieve tachicardia o ipotensione con rapido calo peso. Monitorare PA/FC, reintegro elettroliti, adattare i carichi; attenzione a farmaci antiipertensivi/ipoglicemizzanti (parlarne col medico).
Quando fermarsi o ridurre
- Nausea/vomito persistenti, reflusso severo, stipsi ostinata.
- Calo di peso troppo rapido (>1%/settimana per più settimane).
- Dolore addominale intenso (red flags pancreas/colecisti).
In questi casi: back-off alla dose precedente per 2–4 settimane o pausa, e confronto medico.
Check-list di tollerabilità
- Idratazione 2–3 L/die + elettroliti.
- Fibre solubili e pasti piccoli/leggeri post-dose.
- Sonno e gestione stress.
- Allenamento di resistenza costante.
- Monitor: peso settimanale, circonferenze, PA/FC; esami su indicazione medica.
Nota: contenuti divulgativi. Non sostituiscono il parere medico.
7. Dipendenze e craving: il potenziale nascosto di Retatrutide
Negli ultimi mesi, sempre più voci nella scena biohacker e medica stanno facendo girare la stessa domanda:
👉 “Ma è vero che Retatrutide toglie anche voglia di fumare o bere?”
La risposta breve è: non lo sappiamo con certezza.
La risposta lunga è: ci sono segnali molto interessanti.
Cosa si è visto sul campo
- Meno voglia di alcol
- Meno sigarette al giorno, fino a smettere
- Craving più basso per zuccheri, junk food, e perfino droghe leggere
Chi ha fatto uso prolungato racconta che quel bisogno urgente di appagamento si abbassa. La voglia c’è meno. E spesso è più facile dire di no.
Cosa c’entra Retatrutide
Retatrutide attiva gli stessi recettori (GLP-1R) coinvolti in questo effetto… ma ci aggiunge anche GIP e glucagone.
Questo potrebbe renderlo ancora più efficace nel ripulire il sistema dopaminergico da certi picchi sbilanciati.
Ad oggi non ci sono studi ufficiali su Retatrutide e dipendenze, ma la plausibilità è alta, e i primi riscontri aneddotici stanno arrivando anche da lì.
Perché succede
- Riduce la salienza degli stimoli di ricompensa
- Abbassa la risposta dopaminergica a stimoli come nicotina, alcol e junk food
- Rende più facile scegliere razionalmente, non sotto impulso
Tradotto: meno attivazione = meno “tiro”.
Conclusione operativa
Se stai usando Retatrutide per dimagrire, potresti notare meno voglia di fumare, di bere, o di mangiare merda.
Non è una pillola magica contro le dipendenze, ma può darti il margine per riprendere il controllo.
È un effetto collaterale positivo, che non tutti notano, ma vale la pena monitorare.
E se funziona anche su di te… sfruttalo.
8. Stack e sinergie biohacker
Retatrutide è potente. L’obiettivo biohacker è costruire intorno alla molecola uno stack che massimizzi i benefici, minimizzi gli effetti collaterali e protegga la massa magra.
1) Protezione della massa magra
- Allenamento di resistenza: 2–4 sessioni/sett.
- Proteine: 1,6–2,2 g/kg/die.
- Creatina monoidrato: 3–5 g/die.
- Peptidi pro-GH (es. Ipamorelin, CJC-1295) per recupero e composizione corporea.
2) Supporto metabolico “neutro” (no ipoglicemia)
- Elettroliti (Na, K, Mg): prevenire crampi, stanchezza e cali pressori.
- Omega-3 ad alto dosaggio: supporto cardio-infiammatorio.
3) Gestione nausea, bruciore e reflusso
- Zenzero (capsule o estratto): anti-nausea naturale.
- Tè alla menta piperita: favorisce rilassamento gastrico e digestione.
- Alginate/antiacidi leggeri per il reflusso occasionale.
- Fraziona i pasti nelle 24–48 h post-dose; evita cibi molto grassi/piccanti.
- Cena almeno 3 ore prima di dormire.
4) Termogenesi e ricomposizione
- L-carnitina tartrato o Acetil-L-carnitina: supporto all’ossidazione dei grassi.
- Capsaicina o EGCG (tè verde) a basso dosaggio: lieve boost al dispendio energetico.
- Camminata veloce/cyclette nelle ore successive all’iniezione per sfruttare la finestra termogenica.
5) Sinergia con eventuale anti-craving
- Strategie comportamentali: trigger journal, sostituzione abitudini, routine serali.
- Nootropici per autocontrollo: L-teanina, citicolina, Rhodiola rosea.
Mentalità della Tana: ogni elemento ha un ruolo preciso — proteggi il muscolo, mantieni performance, controlla i sides, sfrutta ogni finestra di vantaggio.
9. Il commento di TOPIX
Retatrutide è una molecola d’élite.
Triplo agonista, triplo impatto: abbassa la fame, alza la termogenesi, cambia il modo in cui il corpo gestisce energia, glicemia e impulso.
Non lavora solo sulla bilancia.
Lavora sulla mente.
Perché quando il craving cala, resti tu. E le tue scelte.
È una molecola che apre una finestra.
Se hai struttura, la sfrutti.
Se non ce l’hai, ti ci perdi.
Ma la Tana non gioca alla perdita di peso.
Gioca alla ricostruzione.
E allora proteggi la massa, allena il focus, prepara lo stack.
Non per dimagrire.
Ma per riscrivere il setpoint, il comportamento, la traiettoria.
Titolazione lenta, visione lunga.
Retatrutide non è il punto di partenza.
È la leva per chi è già in cammino.
Testalo. E dimmi come risponde il tuo ratto biohacker.
📚 Riferimenti e fonti
- Studi clinici di fase 2 su Retatrutide pubblicati su The New England Journal of Medicine (NEJM) – 2023
- Dati preliminari su effetti metabolici e termogenici da pipeline Eli Lilly
- Analisi comparative con Semaglutide e Tirzepatide basate su studi SURMOUNT e SURPASS
- Evidenze emergenti su GLP-1RA e craving da alcol, fumo e cibo: RCT 2024–2025, riviste peer-reviewed
- Esperienze aneddotiche e case study biohacker raccolti nella Tana
- Consigli pratici basati su utilizzo reale, logica di stack e titolazione graduale