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I 4 Marcatori della Longevità: Scopri la Tua Età Biologica e Inverti l’Invecchiamento con l’Aiuto dei Peptidi

Peptidi e SARMS

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Negli ultimi anni, la scienza ha fatto passi da gigante nella ricerca sulla longevità e sull’anti-aging. Tra le scoperte più promettenti ci sono i peptidi, piccole molecole che stanno rivoluzionando il modo in cui affrontiamo l’invecchiamento. Ma cosa sono esattamente i peptidi, e come possono aiutarci a vivere più a lungo e in salute? In questo articolo, esploreremo come questi peptidi, tra cui il NAD+ iniettabile, agiscono su marcatori biologici chiave come Klotho, NRF2, FOXO3 e 8-OHdG, offrendo una soluzione innovativa per migliorare la nostra qualità della vita.

 

Cosa Sono i Peptidi e Perché Sono Importanti?

I peptidi sono brevi catene di amminoacidi, i mattoni fondamentali delle proteine. A differenza delle proteine, che possono essere composte da centinaia o migliaia di amminoacidi, i peptidi sono molto più piccoli, con catene che vanno da 2 a 50 amminoacidi. Questa dimensione ridotta li rende particolarmente efficaci nel comunicare con le cellule e influenzare processi biologici specifici.

Curiosità: Il corpo umano produce naturalmente peptidi per regolare funzioni come la crescita, la riparazione dei tessuti e la risposta immunitaria. Tuttavia, con l’età, la produzione di questi peptidi diminuisce, contribuendo al processo di invecchiamento.

Tra i composti più promettenti per la longevità c’è il NAD+ (nicotinamide adenine dinucleotide), una coenzima essenziale, non un peptide, coinvolta in numerosi processi biologici come la produzione di energia cellulare e la riparazione del DNA. Con l’avanzare dell’età, i livelli di NAD+ tendono a diminuire, il che è associato a un declino della funzione mitocondriale e a un aumento dello stress ossidativo. L’NAD+ iniettabile rappresenta una forma altamente efficace per somministrare questa molecola, con l’obiettivo di ripristinare i livelli ottimali e supportare così la salute e la longevità. Questo trattamento può contribuire a migliorare il metabolismo energetico, la risposta cellulare allo stress e la regolazione del ciclo cellulare, tutti fattori cruciali nella lotta contro l’invecchiamento.

 

I Marcatori della Longevità: Cosa Sono e Perché Sono Importanti?

Prima di addentrarci nel mondo dei peptidi, è fondamentale capire quali sono i marcatori biologici che influenzano l’invecchiamento. Questi indicatori ci danno un’idea della nostra salute cellulare e ci aiutano a identificare aree su cui intervenire per rallentare il tempo.

I marcatori della longevità sono indicatori biologici che riflettono lo stato di salute delle cellule e la loro capacità di resistere ai danni nel tempo.

Tra i più importanti troviamo l’8-OHdG, che misura il danno ossidativo al DNA, un segnale chiave di stress ossidativo e rischio di malattie croniche.

Il FOXO3 regola la riparazione cellulare e la protezione dallo stress, giocando un ruolo fondamentale nella longevità e nella prevenzione del declino legato all’età. 

NRF2 è un potente regolatore della risposta antiossidante e anti-infiammatoria, proteggendo le cellule dai radicali liberi e da processi degenerativi.

Infine, Klotho, considerato un “gene della longevità”, influenza il metabolismo e la protezione dei tessuti, migliorando la salute generale e rallentando l’invecchiamento. Comprendere questi marcatori ci permette di intervenire in modo mirato, utilizzando strategie come i peptidi per potenziare i processi di rigenerazione e protezione cellulare.

 

I 4 Marcatori della Longevità: Scopri la Tua Età Biologica e Inverti l'Invecchiamento con l’Aiuto dei Peptidi

 

1. Klotho: La Proteina della Giovinezza

Scoperta nel 1997, la proteina Klotho è considerata un vero e proprio “elisir di lunga vita”. Regola il metabolismo del calcio e del fosfato, ma non solo: è coinvolta in numerosi processi cellulari legati alla longevità. Con l’età, i livelli di Klotho diminuiscono, e questa carenza è stata associata a malattie cardiovascolari, renali e neurodegenerative. Mantenere alti i livelli di Klotho potrebbe essere la chiave per invecchiare in modo più sano.

Klotho è una proteina associata alla longevità e alla regolazione di numerosi processi biologici essenziali per la salute e il rallentamento dell’invecchiamento. Agisce sia come proteina di membrana che come proteina solubile, influenzando percorsi chiave legati al metabolismo, all’infiammazione e alla protezione delle cellule dai danni. I livelli adeguati di Klotho sono fondamentali per mantenere l’equilibrio tra rigenerazione e deterioramento cellulare, garantendo un’invecchiamento più sano e una migliore qualità della vita.

Uno dei principali benefici di Klotho è la sua capacità di modulare il metabolismo del calcio e del fosfato, proteggendo il sistema cardiovascolare e prevenendo la calcificazione delle arterie, una delle principali cause di malattie cardiache. La proteina svolge anche un ruolo importante nella protezione renale, riducendo il rischio di insufficienza renale cronica e di danni associati. A livello cerebrale, Klotho ha effetti neuroprotettivi significativi, migliorando la plasticità sinaptica e la funzione cognitiva, oltre a ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.

Klotho è strettamente legata alla regolazione dello stress ossidativo e dell’infiammazione, due dei principali fattori che accelerano il processo di invecchiamento e contribuiscono a numerose patologie croniche. La sua azione antinfiammatoria e antiossidante aiuta a proteggere i tessuti dall’usura e a mantenere la funzionalità cellulare ottimale. Inoltre, la proteina influenza positivamente il metabolismo energetico e la sensibilità all’insulina, riducendo il rischio di malattie metaboliche come il diabete di tipo 2 e l’obesità.

Sul piano generale, livelli ottimali di Klotho favoriscono un invecchiamento più lento e una maggiore longevità, migliorando la resilienza dell’organismo agli stress ambientali e biologici. Non solo aiuta a prevenire molte malattie legate all’età, ma migliora anche la qualità della vita, preservando funzioni fisiche e cognitive essenziali. La sua azione sistemica rappresenta un potente strumento per proteggere l’organismo dagli effetti dell’invecchiamento e promuovere una salute duratura.

Approfondimento: Studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico regolare e una dieta ricca di antiossidanti possono aumentare naturalmente i livelli di Klotho. Tuttavia, per risultati più mirati, i peptidi stanno emergendo come una soluzione efficace.

 

2. NRF2: Il Guardiano Antiossidante

NRF2 è un regolatore fondamentale della risposta antiossidante delle nostre cellule. Quando attivato, stimola la produzione di enzimi che combattono i radicali liberi e proteggono le cellule dallo stress ossidativo. In pratica, è come un supereroe che difende il nostro corpo dai danni causati da tossine e invecchiamento.

NRF2 (Nuclear Factor Erythroid 2-Related Factor 2) è un fattore di trascrizione cruciale per la regolazione dello stress ossidativo e della risposta antiossidante dell’organismo. Quando attivato, NRF2 si lega a specifici elementi del DNA noti come ARE (Antioxidant Response Elements), stimolando l’espressione di geni che codificano per enzimi e proteine antiossidanti. Questa attività protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi e da altri agenti ossidanti, sostenendo la salute generale e riducendo il rischio di molte malattie.

Un’attivazione ottimale di NRF2 offre benefici significativi per la salute. Il suo ruolo principale è quello di potenziare la capacità dell’organismo di contrastare lo stress ossidativo, riducendo il danno al DNA, alle proteine e alle membrane cellulari. Questo processo protegge dalla degenerazione cellulare, rallentando i processi di invecchiamento e migliorando la resilienza del corpo contro le aggressioni esterne. NRF2 è fondamentale anche per ridurre l’infiammazione cronica, in quanto inibisce i percorsi pro-infiammatori e favorisce la risoluzione dell’infiammazione, prevenendo condizioni legate all’infiammazione persistente, come le malattie cardiovascolari, il diabete e l’artrite.

In ambito neurologico, NRF2 svolge un ruolo protettivo, sostenendo la salute del cervello e riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson, che sono strettamente legate al danno ossidativo. Sul piano metabolico, migliora la capacità del corpo di gestire il glucosio e i lipidi, supportando una funzione epatica sana e proteggendo dagli effetti negativi di una dieta squilibrata o di sostanze tossiche. Inoltre, l’attivazione di NRF2 rafforza le difese naturali contro agenti cancerogeni, riducendo il rischio di sviluppare tumori.

Mantenere livelli adeguati di attività di NRF2 è quindi essenziale per preservare la salute cellulare e sistemica. Questo marcatore non solo favorisce la longevità, ma migliora anche la qualità della vita, proteggendo l’organismo dai principali fattori di rischio associati alle malattie croniche e all’invecchiamento.

Esempio pratico: Pensa a NRF2 come a un interruttore che accende i sistemi di difesa cellulare. Attivarlo significa dare alle cellule gli strumenti per ripararsi e proteggersi.

 

3. FOXO3: Il Gene della Longevità

FOXO3 è spesso chiamato il “gene della longevità” perché gioca un ruolo cruciale nella sopravvivenza cellulare, nella riparazione del DNA e nella protezione contro lo stress ossidativo. Chi possiede varianti favorevoli di questo gene tende a vivere più a lungo e in migliore salute.

FOXO3 è un gene associato alla regolazione di processi cruciali per la salute e la longevità, ed è considerato un marcatore chiave per il benessere cellulare e la resistenza allo stress ossidativo. Livelli ottimali dell’attività di FOXO3 sono collegati a una maggiore capacità dell’organismo di proteggersi dai danni cellulari e di sostenere un invecchiamento sano. Questo marcatore regola la trascrizione di geni coinvolti nella riparazione del DNA, nella gestione dello stress ossidativo e nei processi apoptotici, contribuendo a mantenere l’equilibrio tra sopravvivenza e rinnovamento cellulare.

Aumentare l’attività di FOXO3 può offrire numerosi benefici per la salute. Un’attivazione efficace di questo gene supporta la capacità del corpo di contrastare i radicali liberi, proteggendo le cellule dai danni ossidativi. Questo processo non solo riduce il rischio di patologie croniche legate all’infiammazione, come le malattie cardiovascolari e neurodegenerative, ma contribuisce anche a rallentare i segni dell’invecchiamento biologico, promuovendo una maggiore longevità. Inoltre, FOXO3 è fondamentale per regolare la riparazione del DNA e la rimozione di cellule danneggiate, prevenendo accumuli tossici che possono portare a mutazioni o malattie come il cancro.

Dal punto di vista metabolico, FOXO3 aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina e a regolare il metabolismo energetico, proteggendo contro condizioni come il diabete di tipo 2 e l’obesità. Sul piano neurologico, il suo ruolo nella gestione dello stress ossidativo supporta la salute cerebrale, preservando le funzioni cognitive e proteggendo i neuroni dal deterioramento. In sintesi, mantenere un’attività ottimale di FOXO3 non solo favorisce la salute cellulare e riduce il rischio di malattie croniche, ma rappresenta anche una strategia per vivere più a lungo in modo sano, con una qualità della vita migliore

Approfondimento: se non possiamo cambiare il nostro DNA, possiamo influenzare l’espressione genica attraverso stili di vita sani e terapie mirate, come l’uso di peptidi.

 

4. 8-OHdG: Il Segnale di Allarme del DNA

L’8-OHdG è un biomarcatore che indica il danno ossidativo al DNA. Livelli elevati di 8-OHdG sono un segnale di invecchiamento precoce e aumentano il rischio di malattie croniche come il cancro.
Abbassare i livelli di 8-OHdG può essere benefico per la salute, poiché questo marcatore è direttamente associato al danno ossidativo al DNA.

Ridurre i livelli di 8-OHdG porta a numerosi benefici per la salute, poiché implica un minor danno ossidativo al DNA e una maggiore protezione dell’organismo contro una vasta gamma di malattie croniche e degenerative. Un livello più basso di questo marcatore è correlato a una riduzione del rischio di sviluppare patologie gravi, come il cancro, dove il danno ossidativo al DNA può favorire l’insorgenza di mutazioni pericolose. Anche il sistema cardiovascolare ne trae vantaggio, poiché lo stress ossidativo contribuisce al deterioramento dei vasi sanguigni e all’aterosclerosi, e il miglioramento della loro integrità aiuta a prevenire eventi cardiovascolari.

La salute neurologica beneficia altrettanto, dato che lo stress ossidativo è un fattore chiave nei processi neurodegenerativi come l’Alzheimer e il Parkinson. Ridurre il danno al DNA protegge i neuroni e rallenta il declino cognitivo. Inoltre, la diminuzione dell’8-OHdG contribuisce a rallentare i processi di invecchiamento biologico, poiché preserva l’integrità cellulare e migliora la capacità del corpo di rigenerarsi, favorendo una longevità più sana.

Anche la fertilità può migliorare, poiché la qualità degli spermatozoi e degli ovociti è influenzata negativamente dal danno ossidativo. Mantenere bassi i livelli di questo marcatore aiuta a preservare la funzionalità riproduttiva. Inoltre, un impatto significativo si osserva sull’infiammazione sistemica: controllare lo stress ossidativo riduce l’attivazione di processi infiammatori cronici che sono alla base di molte condizioni patologiche.

Approfondimento: Lo stress ossidativo è causato da fattori come inquinamento, fumo, alimentazione scorretta e persino stress emotivo. Monitorare e ridurre i livelli di 8-OHdG è un passo fondamentale per proteggere la nostra salute a lungo termine.

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Esami da Fare: Come Monitorare i Marcatori della Longevità

Prima di iniziare qualsiasi terapia con peptidi, è fondamentale valutare il proprio stato di salute attraverso esami specifici. Questi test non solo ti danno un’idea di dove ti trovi in termini di invecchiamento cellulare, ma ti permettono anche di monitorare i progressi nel tempo. Ecco una guida pratica sui marcatori da controllare e dove è possibile fare questi esami.

 

1. Klotho

  • Esame: Misurazione dei livelli sierici di Klotho.
  • Dove farlo: Questo esame è disponibile in laboratori specializzati in analisi avanzate, come quelli che offrono test genomici o di medicina funzionale. In Italia, puoi cercare centri come Bioscience Institute o Synlab.
  • Costo: Circa 150-200 euro.

Consiglio: Se i livelli di Klotho sono bassi, potrebbe essere utile abbinare l’uso di peptidi come Epitalon o Thymalin a una dieta ricca di antiossidanti e attività fisica regolare.

 

2. NRF2

  • Esame: Valutazione dell’attività di NRF2 attraverso test genetici o analisi dell’espressione genica.
  • Dove farlo: Laboratori specializzati in test genomici, come Lifebrain o Eurofins Genoma.
  • Costo: Tra 200 e 300 euro.

Approfondimento: Se l’attività di NRF2 è ridotta, peptidi come BPC-157 o 5-Amino-1MQ possono aiutare a riattivare questo pathway, migliorando la protezione cellulare.

 

3. FOXO3

  • Esame: Test genetico per identificare le varianti del gene FOXO3.
  • Dove farlo: Puoi richiederlo presso laboratori come 23andMe (con spedizione del kit dall’estero) o Genetica Molecolare in Italia.
  • Costo: Circa 100-150 euro.

Riflessione: Anche se non possiamo cambiare il nostro DNA, possiamo influenzare l’espressione genica attraverso stili di vita sani e terapie mirate, come l’uso di peptidi.

 

4. 8-OHdG

  • Esame: Misurazione dei livelli di 8-OHdG nelle urine o nel sangue.
  • Dove farlo: Disponibile in molti laboratori di analisi cliniche, come Analisi Cliniche Roma o Gruppo San Donato.
  • Costo: Tra 50 e 100 euro.

Consiglio: Se i livelli di 8-OHdG sono alti, peptidi come BPC-157 o GHK-Cu possono aiutare a ridurre il danno ossidativo e proteggere il DNA.

 

Come i Peptidi Possono Essere Veri e Propri Game Changer?

I peptidi rappresentano un vero punto di svolta nella scienza della longevità grazie alla loro capacità di influenzare direttamente i marcatori chiave della salute, come 8-OHdG, FOXO3, NRF2 e Klotho. Agiscono come messaggeri precisi che stimolano processi biologici cruciali, promuovendo la riparazione e la protezione cellulare.

Ad esempio, il peptide GHK-Cu riduce i livelli di 8-OHdG grazie alla sua potente attività antiossidante, proteggendo il DNA dai danni ossidativi. Epitalon è noto per attivare FOXO3, migliorando la riparazione del DNA e rallentando i processi di invecchiamento cellulare.

Allo stesso tempo, peptidi come il Thymosin Beta-4 potenziano NRF2, stimolando la produzione di enzimi antiossidanti che riducono lo stress ossidativo sistemico, mentre BPC-157 favorisce l’aumento di Klotho, proteggendo i tessuti e promuovendo la longevità. Questi peptidi agiscono in sinergia, offrendo un approccio innovativo e mirato per migliorare la salute e prolungare la vita.

 

Peptidi per Potenziare Klotho

  • Epitalon:
    Questo peptide è noto per stimolare la produzione di telomerasi, un enzima che protegge i telomeri (le estremità dei cromosomi). Studi hanno dimostrato che Epitalon può aumentare l’espressione di Klotho, prolungando la vita cellulare e migliorando la funzione immunitaria.
    Esperienza personale: Un amico che ha provato Epitalon mi ha raccontato di sentirsi più energico e di aver notato un miglioramento nella qualità del sonno.
  • CJC-1295 con DAC:
    Questo peptide stimola il rilascio dell’ormone della crescita (GH), che a sua volta influisce positivamente su Klotho. I benefici includono una migliore rigenerazione tissutale e una funzione cognitiva più acuta.
    Curiosità: Molti atleti lo usano per accelerare il recupero dopo gli allenamenti intensi.
  • Thymalin:
    Questo peptide, derivato dal timo, è noto per i suoi effetti rigenerativi sul sistema immunitario. Thymalin aiuta a ripristinare la funzione delle cellule immunitarie, che tendono a declinare con l’età, e supporta indirettamente i livelli di Klotho.
    Beneficio: Migliora la resistenza alle infezioni e riduce l’infiammazione cronica.

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Peptidi per Attivare NRF2

  • BPC-157:
    Conosciuto per le sue proprietà anti-infiammatorie e rigenerative, BPC-157 riduce lo stress ossidativo e supporta l’attivazione di NRF2.
    Esempio pratico: È spesso utilizzato per accelerare la guarigione di lesioni muscolari o articolari.
  • SS-31:
    Agisce sui mitocondri, migliorandone la funzione e riducendo il danno ossidativo. Inoltre, attiva NRF2 per una protezione cellulare ancora maggiore.
    Beneficio: Previene il declino cognitivo legato all’età.
  • 5-Amino-1MQ:
    Questo peptide è un inibitore dell’enzima NNMT, che gioca un ruolo nel metabolismo energetico. Riducendo l’attività di NNMT, 5-Amino-1MQ aumenta i livelli di NAD+, una molecola cruciale per l’attivazione di NRF2 e la protezione cellulare.
    Curiosità: È particolarmente efficace nel contrastare l’affaticamento e migliorare la vitalità.

 

Peptidi per Supportare FOXO3

  • Epitalon:
    Oltre a potenziare Klotho, Epitalon influenza direttamente FOXO3, aumentando la resistenza cellulare allo stress ossidativo e migliorando la riparazione del DNA.
  • Humanin:
    Un peptide mitocondriale che protegge le cellule dall’apoptosi (morte cellulare programmata) e regola positivamente FOXO3.
    Curiosità: È stato studiato per il suo potenziale nel prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
  • Vilon:
    Questo peptide, noto per i suoi effetti ringiovanenti, stimola la rigenerazione cellulare e supporta l’attività di FOXO3.
    Beneficio: Migliora la funzione immunitaria e riduce i segni dell’invecchiamento cutaneo.

 

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Peptidi per Ridurre 8-OHdG

  • BPC-157:
    Oltre ai suoi effetti rigenerativi, BPC-157 riduce il danno ossidativo al DNA, abbassando i livelli di 8-OHdG.
  • SS-31:
    Protegge i mitocondri e migliora l’integrità del DNA, riducendo i marcatori di stress ossidativo.
  • GHK-Cu:
    Noto per le sue proprietà antiossidanti, questo peptide favorisce la riparazione del DNA e migliora la qualità della pelle.

 

NAD+ Iniettabile: Il Peptide dell’Energia Cellulare

Il NAD+ iniettabile è uno dei peptidi più potenti per l’anti-aging. Agisce direttamente sui mitocondri, migliorando la produzione di energia cellulare e supportando la riparazione del DNA. Ecco come funziona:

  • Meccanismo: Il NAD+ è una molecola cruciale per la produzione di ATP (energia cellulare) e per l’attivazione di enzimi come le sirtuine, che proteggono le cellule dallo stress ossidativo.
  • Benefici: Aumenta l’energia cellulare, riduce l’affaticamento, migliora la funzione cognitiva e supporta la riparazione del DNA.
  • Modalità di somministrazione: Il NAD+ iniettabile viene somministrato per via endovenosa o intramuscolare, garantendo un assorbimento rapido ed efficace.

Esempio pratico: Molti pazienti che hanno utilizzato il NAD+ iniettabile hanno riportato un aumento dell’energia, una migliore chiarezza mentale e una riduzione dei segni dell’invecchiamento.

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Una Strategia Personalizzata per la Longevità

Integrare i peptidi nella propria routine anti-aging richiede un approccio personalizzato. Ecco alcune combinazioni che potrebbero fare al caso tuo, con il NAD+ iniettabile incluso come parte integrante dei protocolli:

 

1. Epitalon + SS-31: Proteggere i Telomeri e Migliorare la Funzione Mitocondriale

  • Epitalon: Stimola la produzione di telomerasi, proteggendo i telomeri e aumentando l’espressione di Klotho.
  • SS-31: Migliora la funzione mitocondriale, riducendo il danno ossidativo e attivando NRF2.
  • NAD+ iniettabile: Aumenta l’energia cellulare e supporta la riparazione del DNA.
  • Sinergia: Questa combinazione protegge il DNA, migliora l’energia cellulare e supporta la longevità.

Esempio pratico: Ideale per chi vuole migliorare la vitalità cellulare e ridurre i segni dell’invecchiamento cutaneo.

 

2. BPC-157 + GHK-Cu: Rigenerare i Tessuti e Ridurre il Danno Ossidativo

  • BPC-157: Promuove la rigenerazione dei tessuti e riduce lo stress ossidativo, supportando NRF2.
  • GHK-Cu: Favorisce la riparazione del DNA e migliora la qualità della pelle, riducendo i livelli di 8-OHdG.
  • NAD+ iniettabile: Aumenta l’energia cellulare e supporta la riparazione del DNA.
  • Sinergia: Questa combinazione è perfetta per chi cerca una pelle più giovane e una migliore guarigione delle ferite.

Esempio pratico: Consigliato per atleti o persone con lesioni muscolari o articolari.

 

3. CJC-1295 con Ipamorelin: Bilanciare gli Ormoni e Stimolare la Rigenerazione Cellulare

  • CJC-1295 con Ipamorelin: Stimola il rilascio dell’ormone della crescita (GH), migliorando la rigenerazione cellulare e supportando FOXO3.
  • NAD+ iniettabile: Aumenta l’energia cellulare e supporta la riparazione del DNA.
  • Sinergia: Questa combinazione è ideale per chi vuole migliorare la massa muscolare, la funzione cognitiva e l’equilibrio ormonale.

Esempio pratico: Adatto a persone over 40 che cercano di contrastare il declino ormonale legato all’età.

 

4. Thymalin + Vilon: Potenziare il Sistema Immunitario e Supportare la Rigenerazione Cellulare

  • Thymalin: Ripristina la funzione immunitaria e supporta indirettamente i livelli di Klotho.
  • Vilon: Stimola la rigenerazione cellulare e supporta l’attività di FOXO3.
  • NAD+ iniettabile: Aumenta l’energia cellulare e supporta la riparazione del DNA.
  • Sinergia: Questa combinazione è perfetta per chi vuole rafforzare il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione cronica.

Esempio pratico: Ideale per chi ha un sistema immunitario debole o soffre di infiammazioni croniche.

 

5. 5-Amino-1MQ + Epitalon: Aumentare i Livelli di NAD+ e Migliorare la Vitalità Cellulare

  • 5-Amino-1MQ: Inibisce l’enzima NNMT, aumentando i livelli di NAD+ e migliorando la funzione mitocondriale.
  • Epitalon: Protegge i telomeri e aumenta l’espressione di Klotho, supportando la longevità cellulare.
  • NAD+ iniettabile: Aumenta l’energia cellulare e supporta la riparazione del DNA.
  • Sinergia: Questa combinazione è ideale per chi vuole aumentare l’energia cellulare, ridurre l’affaticamento e migliorare la vitalità complessiva.

Esempio pratico: Consigliato per chi cerca un potente effetto anti-aging e un aumento dei livelli di energia.

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Integratori che Lavorano in Sinergia con i Peptidi

Oltre ai peptidi, è possibile abbinare integratori che lavorano in sinergia per massimizzare i benefici:

  • Glutatione: Potente antiossidante che supporta NRF2 e riduce lo stress ossidativo.
  • Pterostilbene: Attivatore di NRF2 e FOXO3, con effetti anti-infiammatori e anti-aging.

 

Rischi e Precauzioni: Cosa Sapere Prima di Iniziare

Sebbene i peptidi offrano enormi potenziali benefici, è fondamentale affrontare il loro uso con cautela. Ecco alcuni rischi e precauzioni da considerare:

  1. Effetti Collaterali: Alcuni peptidi possono causare effetti collaterali come nausea, affaticamento o reazioni cutanee. È importante iniziare con dosaggi bassi e monitorare la risposta del corpo.
  2. Qualità del Prodotto: Non tutti i peptidi sono creati uguali. Assicurati di acquistare da fornitori affidabili e certificati per evitare contaminazioni o prodotti di bassa qualità.
  3. Supervisione Medica: L’uso dei peptidi deve essere supervisionato da un medico specializzato, soprattutto se si hanno condizioni mediche preesistenti o si assumono altri farmaci.
  4. Monitoraggio Regolare: Esegui esami del sangue e altri test regolari per monitorare i marcatori biologici e valutare l’efficacia della terapia.

 

Conclusione: Il Futuro della Longevità è Qui

I peptidi rappresentano una delle frontiere più entusiasmanti nella scienza dell’anti-aging. Grazie alla loro capacità di influenzare marcatori biologici come Klotho, NRF2, FOXO3, 8-OHdG e aumentare i livelli di NAD+, offrono una soluzione scientificamente valida per rallentare l’invecchiamento e migliorare la qualità della vita. Con il giusto approccio, vivere più a lungo e in salute non è più un sogno, ma una realtà alla portata di tutti.

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